sabato 27 febbraio 2016

EMIS KILLA: "QUEL BUS CHE MI HA PORTATO FINO A RAI DUE, OGGI MI SPECCHIO E SONO ORGOGLIOSO DI ME"

Sono stronzo sui social ma sono anche quello che la sera ti organizza la cena romantica in riva al mare" cit. 

Emis Killa si apre completamente: tra l'amore, le amicizie i soldi, il successo e la politica.
 Due doppi dischi di platino, per gli album L’erba cattiva e, Mercurio, oltre un milione di fan su Facebook, oltre un milione di follower tra Twitter 
e Instagram. “Oltre” è la parola giusta per definire 
il 26enne Emis Killa,compiuti il 14 novembre, che si è  raccontato in Bus 323 - Viaggio di sola andata (Rizzoli).
Il  rapper  è attualmente uno dei 4 giudici di The Voice Of Italy, il 24 febbraio è andata  in onda la prima puntata alle 21.10 su Rai Due ed Emis ha già conquistato tutto il pubblico che cantava in coro il suo nome!
Dal 12 Febbraio inoltre è disponibile il nuovo album di Patty Pravo :"Eccomi" che contiene dentro una traccia bonus con un duetto speciale :"Non siamo eroi" con Emis Killa e in più una rivisita del brano "Tutt'al più" dove ci sono delle aggiunte testuali di Emis.
Come tanti altri rapper, ha il corpo pieno di tatuaggi. Per chi non lo conoscesse, potrebbero sembrare segni di eccessiva autostima o egocentrismo. Leggendo Bus323, Viaggio di sola andata (Rizzoli, 15 euro), autobiografia del suo passato, uscita lo scorso 5 novembre, si capisce che sono segni pesanti. Sono i segni di una infanzia dura, tra una madre che lavora notte e giorno per mantenere la famiglia e un padre artista che continua a fare avanti e indietro dagli ospedali per alcuni disturbi psicologici(bipolarismo). Sono i segni di tante domande di senso che fin da piccolo lo accompagnano. Sono i segni di viaggi (su quel famoso autobus che lo portava da Vimercate, alla così vicina ma allo stesso tempo così lontana, Milano). Sono i segni di errori e di piccole scoperte.
Ma soprattutto, sono i segni di chi ha creduto in un sogno. E da allora, nonostante la fatica, ce l'ha fatta. Di chi non si è arreso difronte agli ostacoli. Di un ragazzo che dice di essere la prova che la vita te la fai come vuoi tu e non devi prenderla come viene perchè i desideri se lo si vuole si avverano (tutti).
Oggi il rapper si è raccontato citando il suo album "Io a due facce come Mercurio". 
Il sorriso è la migliore arma ?  
«Il sorriso è tutto. Amo le persone sorridenti , quelle che ti  guardano e illuminano di felicità anche una giornata buia. Mi affascinano i caratteri allegri, spensierati e peperini tanto che piano piano lo sto diventando anche io ». 

Lei ha sempre il sorriso stampato sulla faccia perchè dice sempre una frase dietro il suo libro, ce la racconti. 
«Dico che la vita non la devi prendere come viene ma te la fai come vuoi tu. Non è detto che se vuoi diventare un calciatore lo diventi ma almeno ci puoi provare. Molti miei amici  mi dicevano che era troppo "sbattimento" arrivare da Vimercate dove sono cresciuto fino a Milano per fare il rapper ma io lo volevo fare, era il mio sogno;io sapevo che se fossi andato ad un centro sociale qualcuno mi avrebbe notato e indicato la strada per realizzare quello che volevo. Oggi che  quei miei amici mi vedono si disperano perchè forse se anche loro all'epoca  avessero fatto come me non si sarebbe ritrovati a fare lavori che non gli piacciono. ». 

Per questo dice che la vita è una e bisogna godersela al massimo?  
«Si io a 16 anni piagnucolavo con mia madre che non mi piaceva la vita che facevo ma non facevo nulla per cambiarla. Mi facevo le canne al parco bruciandomi i neuroni. La sera andavo in discoteca e mi ubriacavo per non pensare, fino a quando mi son detto basta ed una serata di scrittura era un motivo in più per allontanarmi dal mondo struggle(per citare un termine inglese) . C'è voluta molta determinazione per cambiare ma sono orgoglioso di essere riuscito a farlo.
Che cosa significa "quel bus" per te? Perchè ricordiamo che il tuo libro, uscito il 5 novembre 2015 si chiama Bus 323.
Io ho dovuto per anni fare due ore di viaggio tra andata e ritorno per fare freestyle a Milano. Questo autobus vuol dire tanto per me: vuol dire sacrificio, grande volontà e passione. È stato il periodo più bello in assoluto. Tutto era magico. Avevo trovato finalmente la mia ancora dove aggrapparmi quando stavo male. Vivevo semplicemente seguendo i miei sogni.  Il bus 323 è l’icona del mio viaggio.
Parli di “viaggio di sola andata”
Perché di fatto io non ho fatto nient’altro che il rapper nella vita. Sono tornato solo da poco a vivere e a frequentare anche vecchie amicizie e vecchi luoghi: ma per parecchio tempo  non frequentavo più  gli stessi giri. E quindi davvero è stato un viaggio di sola andata. È la mia vita ora.
Cosa ti manca di più di quello che racconti nel libro?
La libertà artistica. E con questo non intendo che oggi abbia vincoli con le major, anzi. Ma parliamoci chiaro: oggi ho un grande pubblico. Non ha senso che io torni a fare dei testi “cazzoni” come facevo una volta. Quando ero più giovane c’era molto più cazzeggio e meno lavoro. Ci trovavamo in casa in cinque o sei e registravamo. A volte ci penso, e mi manca  questa libertà ma va bene cosi'.
Parli di una situazione famigliare particolare. Scrivere ti ha aiutato a prendere più coscienza del valore di certi gesti dei tuoi genitori?
Da mia madre ho capito cosa vuol dire lavorare per mantenere una famiglia. Tra bollette da pagare e altre spese, ero troppo piccolo per capire, ai tempi. Ma ora capisco molto bene. Posso assicurarvi che quando si cresce tutto ha un'altra sfumatura e si raccoglie quello che si semina. Io da ragazzino insultavo mia madre, adesso non posso vivere senza di lei: la amo più di ogni cosa. Lei è stata una donna fantastica come dico anche nel libro. So che vivere accanto ad una persona come mio padre non è stato facile e le ha portato tante ferite. Sono orgoglioso di lei e di tutto quello che ha fatto nella sua vita, la ammiro davvero tanto per questo oggi abbiamo un bellissimo rapporto . Nel libro racconto anche di mio padre, che soffriva di disturbi della personalità. E' lunga da raccontare ma nel suo piccolo anche lui mi ha insegnato tante cose. Mi ha insegnato a vivere: a tenere i valori in alto e a credere in me stesso. Mi ha donato tanta tenacia e voglia di farcela, se oggi sono qui lo devo anche a lui  visto che ho ereditato da lui la mia determinazione. Devo ringraziarli per avermi fatto diventare uomo ; ogni volta che mi fermano per strada e mi dicono "Sai Emiliano sei davvero un ragazzo maturo" mi rende davvero felice, è uno dei complimenti più belli che possano farmi .Ho sempre voluto essere uomo nel vero senso della parola e se lo sono è anche grazie a mia madre e mio padre. Loro sono stati un esempio di amore totale per un figlio. Non poteva andarmi meglio.
Ora che suo padre non c'è più ha qualche rimpianto?
No, sono uno che guarda i lati positivi delle cose. Se mio padre avesse continuato a vivere avrebbe solo sofferto perchè in quei pochi momenti di coscienza lui sapeva di non stare bene, non si riusciva a gestire e piangeva. Ricordo una sera che mi abbracciò e lui era molto raro che manifestava comunque segni di affettuosità, mi chiese aiuto, dicendomi che non sapeva cosa gli pigliasse e che ci amava come niente in questo mondo. Poi il giorno dopo però magari lanciava i piatti e veniva ricoverato immediatamente in ospedale.

Lei ha sempre vissuto suo padre fare avanti e indietro tra gli ospedali psichiatrici?
Si da quando sono piccolo mio padre è stato cosi'. So che è brutto da dire ma mi vergognavo alle medie quando mi veniva a prendere perchè era capace di mettersi a discutere con qualsiasi persona. Ha sempre vissuto questa vita bipolare, tra momenti di gioia e di depressione. E' una cosa che mi porto dentro di me. Ho visto scene che un bambino di due anni non dovrebbe vedere.


Lei pensa di assomigliare a suo padre?
Tra le tante cose negative lui comunque è sempre stato un buono, un uomo coraggioso e molto generoso. In questo gli assomiglio, se organizzo una cena pago per tutti.

La vocazione ce l'hai o non ce l'hai innata?
Prima o poi arriva. Prima o poi tutti nella vita si trovano davanti a qualcosa e dicono “Wow! Che bello! Vorrei farlo anche io”. Se uno mi dice: “Minchia, oh, vorrei  andare n deltaplano, mi piacerebbe”, io penso: “Vacci, sono sicuro che a due ore da qui puoi trovare un posto in cui imparare”. Sul libro dico, riferendomi a questo: “Andate su quel cazzo di deltaplano”. Niente è inarrivabile, capisci? Magari fare l’astronauta è più difficile che fare il rapper. Ma, se ci pensi, gli astronauti esistono, e quindi qualcuno che da piccolo aveva questo sogno, l’ha perseguito e ci è riuscito. 

Domanda a bruciapelo: i rapper come vivono  l'amore di una ragazza?Cambiano?Te, per esempio? E' vero che i rapper sono bravi?
Parlo per me: io sono bravo (ride) Se mi conoscessi faresti fatica a dire :Lui è "Emis Killa" perchè io in amore sono un folle.  Tutti pensano che i rapper sono cattivi perchè hanno i tatuaggi e dicono le parolacce; ma non è vero. L'amore cambia e inutile dire il contrario. Ti matura davvero tanto, sopratutto se hai accanto una persona che ti ama e rispetta. Io sono all'antica e credo nei valori  quindi l'amore lo accolgo bene specialmente quella di una donna. Non ne parlo mai però visto che  hai chiesto di me, ti posso dire che per esempio da quando sono fidanzato con la mia ragazza tutto è diverso: quando hai una persona che ti fa stare bene  ha influenze su tutto anche nel lavoro.  Io sono un romanticone, di quelli che quando si innamorano ti danno tutto, di quelli che ti organizzano la cenetta romantica o ti regalano un mazzo di rosse con scritto "ti amo"; lo diresti mai? No. Perchè al giorno d'oggi conta molto l'immagine che una persona ha, anche in amore purtroppo vale la stessa legge. Comunque sfatiamo questo mito, anche i rapper hanno il cuore grande, fidatevi di me.

Su Twitter lei scrisse una frase sulla sua donna: "Due cose mi hanno fatto perdere la testa: la musica e la mia ragazza". Perchè non ce la presenta?
Lei? (ride) Ti dirò poco , sai che non mi piace parlare della mia vita privata. Sono contento. Mi sono innamorato , come si dice a Milano "sono preso bene". Lei è diversa da me ma questo ci lega .Ci insegniamo quello che all'altro manca e l'amore a questo serve.E' una bravissima ragazza, mi riempie di attenzioni e mi accompagna ovunque. Poi per me è una delle ragazze più belle che conosca . 

Siete tornati da un viaggio romantico.
In amore sono cosi', un ragazzo all'antica.Uno che ha sofferto una miriade di volte, che ti regala anche la luna se ti ama davvero. Anche se non sembra l'amore ricopre un ruolo fondamentale nella mia vita. Mi piace stare con la mia donna, fare il viaggio romantico, guardare le stelle e sperare di stare con lei tutta la vita.   

Per questo si tiene nascosto dalle telecamere e non parla mai di amore?
Di amore parlo nelle mie canzoni. La gente non capisce che dietro Emis Killa esiste un ragazzo come tanti altri che vuole la propria privacy e prova a vivere la sua storia con naturalezza. Odio questo modo italiano di utilizzare i valori tipo l'amore come strumento di propaganda. Se un giorno dovessi vedermi sopra un giornale di gossip con la mia ragazza penso che mi arrabbierei come non mai. Sono molto riservato, voglio mantenere la mia relazione con lei fuori dalle telecamere. Voglio proteggerla da un mondo legato all'apparenza. 

In qualche modo però insieme vi mostrate. Lei ti ha accompagnato agli Mtv Awards e i tuoi fans la supportano.
Di questo sono contento. Quanto posso cerco di restare sempre nella privacy senza mai eccedere. Se lei mi accompagna ai concerti o agli eventi ne sono felice ma non voglio che il nostro amore diventi propaganda. 

Parlando di rapper....sei rapper: come hai fatto a diventarlo?  
Ci ho creduto .Io ho fatto tutto da solo, non avevo nessuno con me capisci? Con il rap non potevi avere futuro perchè all'epoca non era come ora che i cantanti fanno i featuring  con noi e le nostre canzoni stanno sulla bocca di tante persone; ai tempi non potevi sperare di diventare famoso o addirittura di farci i soldi trasformando questa musica in un lavoro. Lo facevi e basta, senza aspettative. Nel nostro paese si è sviluppato questo genere musicale mentre io crescevo ,sempre di più tanto che poi vidi che mano a mano le visualizzazioni aumentavano e le mie canzoni piacevano. Dalla nicchia stava diventando  un vero e proprio genere e da li' io ho cominciato a credere che se avessi fatto qualcosa di buono avrei potuto vivere della mia passione. Non so come abbia fatto a diventare rapper forse perchè davvero era tutto nella mia vita. So solo che un giorno mi sono reso conto di essere popolare perchè la gente mi fermava per strada e mi diceva che ero un grande. C'è stato un periodo dove non mi accorsi di nulla e non capivo cosa mi stesse succedendo. Io ho fatto un percorso graduale; il successo non mi è arrivato tutto di un botto. Ho sudato per arrivare in cima, ho fatto tanta gavetta prima eppure nel momento in cui entrai nel mondo dello spettacolo non ci feci caso.

Che effetto ti fa? Come l'hanno presa i tuoi amici che hanno visto Emiliano diventare Emis Killa?
 Tante volte i miei amici mi inviano messaggi e mi scrivono: "Emi lo sai , stiamo al centro commerciale e ti stiamo vedendo" perchè magari ci sono io mentre conduco su Sky. Mi fa effetto perchè comunque il 90% degli amici che frequento tutt'ora mi conoscono da prima che diventassi Emis Killa e anche a loro fa impressione adesso vedermi realizzato. Loro non possono che essere orgogliosi di me quanto io.

Internet è una vetrina fondamentale per il successo, secondo te ha i suoi aspetti negativi? 
Certamente.Internet ti porta agli occhi di tanti è vero, ti apre un pubblico vasto soprattutto di giovani. Il problema è che da quando c'è si è perso molto valore. I ragazzi non pensano a quello che scrivono e se ti devono mandare a fanculo lo fanno senza problemi. C'è poca educazione e poco rispetto per le persone, molta ignoranza.

Secondo te è colpa anche dei genitori?
Sopratutto dei genitori. I genitori fanno l'educazione specialmente la mamma. Io nonostante sia un ragazzo diverso dagli altri mi reputo una persona educata e rispettosa. La società è cambiata e piano piano sta peggiorando; lo dico anche nella mia canzone: "La testa vuota": ai tempi i genitori bastava che ti guardavano per farti capire che stavi esagerando, adesso invece fanno tutti i "grossi" e si sentono bravi quando rispondono a qualcuno.

Cosa ne pensi dei giovani dei talent? Ho percepito una enorme distanza tra quello che tu hai vissuto per diventare famoso e il percorso che invece i giovani di oggi vogliono percorrere. Sembra quasi che tengano più al successo che al viaggio.
Sono completamente d’accordo. Prima di tutto credo che ci voglia la passione, l’amore. Io quando faccio un disco ovviamente ragiono anche in termini di vendite, ma ragiono soprattutto in termini di cuore. Quando faccio una bella canzone, non vedo l’ora che tutti la sentano per sapere che ne pensano. Poi tutto il resto viene automaticamente. Ma al centro ci deve essere la musica. Se fai musica vera, qualcosa arriva. Se invece ragioni facendo musica come se stessi costruendo un cellulare, non puoi aspettarti niente di più che un prodotto.
Qual è il tuo rapporto con i fan? Sui social sembra tu non abbia freni nel rispondere alle  critiche...
Dietro al mio lavoro c’è tanto sacrificio. Ci sono tante notte insonni, tanto malessere. Nel momento in cui scrivo una canzone profonda per me, e i commenti che mi arrivano sono “Seguimi, ricambio”, allora penso che non hanno veramente capito nulla di me. Io non sopporto questo modo che c’è oggi. Io ci tengo che la musica arrivi a chi può capirla. Io a sedici anni non stavo chiuso in casa a commentare o criticare: facevo avanti e indietro  per Milano per cantare con altri ragazzi. Ci sta che Emis Killa non ti può piacere ma non serve che vai sul web ad insultarlo perchè in quel momento sei solo una pecora come tutti gli altri. 
Quanto è difficile per un artista giovane e, indubbiamente bello, arrivare a farsi apprezzare dal proprio  con un “sei bravo” prima che con un “sei bello”?
Ecco , appunto (ride), diciamo che se scrivi belle canzoni pensano tu sia bravo, ma se sono attratte da te per via del tuo aspetto c’è poco da fare, parliamoci chiaro, io sono fan di Beyonce ma se la incontrassi non penserei certo a come canta. E la stessa cosa vale per noi. A me tante mi riempiono di complimenti e so che se non avessi questa faccia  non mi seguirebbero con la stessa attenzione.

Emiliano ed Emis Killa , c'è qualche differenza?
Diciamo. Se conosci Emis Killa e tutte le sue canzoni conosci in gran parte Emiliano. Se vieni a vedermi in concerto o al firma copie in quel momento stai difronte Emiliano nonostante vai per la musica di Emis Killa. A me piace essere me stesso perchè mi piaccio e sono orgoglioso di me; mi mostro sempre come sono. Adesso per esempio che vi sto parlando e mi state intervistando io vi sto rispondo da Emis Killa ma rimane sempre il pensiero di Emiliano, non mi invento futili personaggi, al momento, per sembrare quello che non sono. 

Ti hanno criticato il  libro? 

Nel mio libro ho scritto di tutto e di più, dalle mie esperienze peggiori alle migliori quindi sono stato soggetto di critiche. Quelli che ti vogliono far arrabbiare ci sono sempre. Tanti mi dicono "ma il coraggio dove lo hai trovato di scrivere le cazzate che hai fatto?"semplicemente perchè sono un vero. Non mi piace l'ipocrisia che c'è , dove tutti fingono di stare bene, li vedi tutti sempre sorridenti quando magari quel giorno gli rode il culo. Io sono come mi vedi e non so fingere, forse questo è il problema.  Se la gente ti vuole davvero bene ti accetta sempre, anche con i difetti e io ne ho tanti.

Alla fine del libro scrivi che si nasce già con delle caratteristiche quali, magari, l'essere fortunati e che la vita che hai te la sei costruita da solo. Tornassi indietro, rifaresti tutto da capo o cambieresti qualcosa?
Ci credi se ti dico che  rifarei tutto e non cambierei niente. Forse l'unica cosa  che non mi perdono sono le cazzate che ho fatto da ragazzo e potevo davvero evitare. Ma quando hai 15 anni e sei un pò "scappato di casa" è molto facile compiere qualche cavolata e se frequenti gente poco seria ,ancora di più.Riguardo la mia vita artistica rifarei tutto, sono orgoglioso davvero di me. Ho fatto tutto da solo come ho già detto; è vero si nasce fortunati però devi anche essere bravo a cogliere l'occasioni della vita e io lo sono stato quindi ne vado fiero.
The Voice: come ti sembra questa nuova avventura? Il pubblico ti ama!
Sono molto contento! Sto mostrando un Emis Killa diverso da quello che sembro abitudinariamente. Sono sicuro che andando avanti con le puntate, a fine programma molti cambieranno idea su di me e poi vince il mio team,gli altri già lo sanno (ride)
Alla Carrà le fai i cuoricini, sei proprio innamorato!
Si Raffaella è fantastica. Ho conosciuto una persona strepitosa. Andiamo molto d'accordo, nonostante l'età di differenza netta io la vedo come una sorella. Mi diverto a baciarla, a giocarci e a coccolarla un pò; io sono cosi'! 

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